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Sei Cento Sessantasei

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La poesia è questione di sangue.

Una bazzecola imbrattare,

scorazzare con il verso sotto il braccio

a mo' di baguette o di giornale.

Ma la poesia, quella che io e te

sappiamo, quella è come il parto,

l'ustione, la frattura. Scrunch fa

l'osso ed il tendine  saluta,

vaporetto in partenza all'ora di punta.

La poesia è il primo dente

cavato dalla tenaglia con insolenza,

il primo ingresso d'uomo in donna,

la macchia da femmina nella teglia

immacolata della fu bambina in

un giorno di scuola.

E poi è lutto, tac, finito, rotto,

irrimediabile, inguaribile, letale.

Quindi a tutti gli impostori, agli

sfaccendati, ai presuntuosi va

detta questa cosa: poesia è 

fame più dolore.

Quando vedo tanto sorriso,

quando fiore e gioia rimano

sale e pepe, inorridisco.

Noi siamo ingessati e contusi

dopo ogni cosa che ci esplode

dentro e che si aggrava.

Guai ad alzarsi sani dalla

diagnosi di questo malanno.

Non si cura al moncherino

il pezzo mai formato.

 Emilia Filocamo - 21/01/2014 12:32:00 [ leggi altri commenti di Emilia Filocamo » ]

Grazie di cuore Loredana ed Alessandro, un abbraccio.

 Adielle - 18/01/2014 16:47:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Mi ha colpito molto, tanto da non poter aggiungere altro.

 Loredana Savelli - 18/01/2014 14:53:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Straordinaria! Un punto di vista molto ben sostenuto.
Ciao Emilia!

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